La cerimonia del 35° Giglio D’Oro

admin 1 Dicembre 2008 0

REBELLIN: “ NEL 2009 LA MAGLIA ROSA ED IL MONDIALE ”

BALLAN: “ LA PARIGI-ROUBAIX E CONSERVARE L’IRIDE ”


PONTENUOVO DI CALENZANO (FI) – Sedici anni fa, nel 1992, David Rebellin fu premiato nell’ambito del Giglio d’Oro, come rivelazione di quell’annata, la sua prima da professionista con i colori della M.G. Bianchi e debutto proprio in Toscana, nel Gp di Camaiore. Questa volta l’atleta veronese ha ricevuto a Pontenuovo di Calenzano nel locale di Saverio Carmagnini il massimo premio come nel 2001, quale miglior professionista italiano della stagione.

“ Un premio che mi rende orgoglioso, perchè sintetizza ed esalta le mie caratteristiche di spicco, premiando costanza e regolarità. Ho sempre cercato la vittoria, il ciclismo non mi è ancora venuto a noia e sono pronto dopo sette anni all’estero a ripartire con un team italiano “.

Ma quali gli obbiettivi stagionali di Rebellin?

“ Credo di poter raccogliere ancora qualche bella soddisfazione. Mi piacerebbe per esempio vincere una tappa al Giro d’Italia e magari poter indossare per un giorno la maglia rosa. Più avanti penso al mondiale di Mendrisio, il percorso pi piace per cui è questo uno dei miei obbiettivi stagionali “.

Il veronese dovrà fare i conti per il mondiale con un altro veneto della provincia di Treviso, il campione del mondo Alessandro Ballan, al quale è andato il premio speciale Gino Bartali.

“ Nel 2009 a parte il fatto che disputerò il primo Giro d’Italia della carriera penso soprattutto alle gare di un giorno con due obbiettivi che mi tolgono il sonno, quello di vincere la Parigi-Roubaix dopo il successo nelle Fiandre, e naturalmente cercare di difendere questa maglia iridata “.

E’ vero che il titolo ha cambiato la sua vita?

“ Sicuramente l’ha rivoluzionata, basta pensare ai festeggiamenti. Questo per fortuna è uno degli ultimi, ci tenevo a venire in Toscana ma è ora di pensare alla stagione 2009 per non compromettere le mie ambizioni che sono soprattutto ma non solo quelle appena ricordate. La vittoria di Varese mi ha fatto calare in una dimensione diversa con tante attenzioni che non mi sarei mai sognato “.

Da “Carmagnini del ‘500” con tanti ospiti, dal presidente della Federciclismo Renato Di Rocco, al c.t. azzurro Franco Ballerini (entrambi premiati dagli organizzatori), ad Alfredo Martini, ex campioni, rappresentanti delle istituzioni e società ciclistiche della zona, riconoscimenti anche per il campione italiano Filippo Simeoni, che cercherà nel 2009 di difendere soprattutto la maglia tricolore conquistata a 37 anni, e per la rivelazione 2008 Francesco Ginanni che ha ricevuto il Memorial Gastone Nencini.

“ Sarà difficile ripetersi – dice Ginanni – ma sono in una bella squadra con Rebellin, Simoni, Bertolini, un direttore sportivo abile come Bellini ed un team manager importante come Gianni Savio. Debutterò molto probabilmente al Giro della Provincia di Grosseto a metà febbraio, e tra i primi obbiettivi per cercare di far bene inserisco la Milano-Sanremo “.

Riconoscimento particolare per la giovane speranza del ciclismo toscano Francesco Bonistalli dell’Empolese Birindelli Vangi, primo nel campionato italiano e toscano allievi, mentre il collega Marco Pastonesi ha ritirato il premio Arturo Santelia. Un festoso ritrovo per la soddisfazione di Saverio Carmagnini e della sua famiglia, del Gruppo Toscano Giornalisti Sportivi dell’Ussi, degli sponsor del premio ai quali va il ringraziamento sentito di Saverio Carmagnini e dell’intera Commissione del Premio, che ha raggiunto i 35 anni di vita con il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Firenze e del Comune di Calenzano.

ANTONIO MANNORI

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