Una tradizione che dura nel tempo

admin 4 Gennaio 2008 0

PER LA CICLISTICA
PRATESE 1927 SI CHIUDONO OTTO
DECENNI DI ATTIVITA’

di ANTONIO
MANNORI

ciclistica_pratese.jpgPRATO.-
L’anno che si chiude è stato l’ottantesimo per la Ciclistica Pratese
1927
. Nella storia della società di via Garibaldi dunque, il 2007 assumerà
un ricordo particolare avendo segnato otto decenni di attività. Le
emozioni e le immagini, i documenti, i trofei, le foto, ne sono la memoria
storica in una continuità frutto della passione, dell’impegno e dell’entusiasmo
profuso da tanti dirigenti. Molti degli sportivi si chiedono che
“Pratese” sarà quella del futuro, con maglie dal design variabile,
marchi e sigle diverse, accanto alla tradizionale scritta.

Intanto l’impegno a proseguire con giovanissimi, esordienti e allievi,
con particolare attenzione alla scuola, poi la piena riconferma dell’abbinamento
con il Gruppo Grassi, ma l’arrivo anche della Mastromarco
Chianti Sensi per gli under 23, del team piemontese Esperia Rolfo per
gli juniores con una prima formazione, mentre
quella toscana avrà l’appoggio del gruppo sportivo Stabbia Iperfinish
e quindi l’arrivo anche del campione italiano Simone Antonini, uno
dei giovani più promettenti del ciclismo nazionale. La Ciclistica Pratese
1927 continuerà poi nel suo intenso e prestigioso impegno a livello
organizzativo con il Gran Premio Industria e Commercio professionisti
nel mese di settembre, espressione ideale per diffondere il grande ciclismo
e le sue vedettes internazionali, per poi proseguire nelle categorie
inferiori con una serie di appuntamenti oramai consueti.

“ Il Gran
Premio – dice l’attuale presidente Adriano Benigni
– è diventato un appuntamento cruciale di vita cittadina e costituisce
per tanti atleti una vetrina importante. Ma voglio sottolineare alla
fine di questa stagione particolare che è coincisa con gli 80 anni
dalla fondazione della società, che saremo sempre impegnati con il
nostro vivaio, consapevoli dell’importanza che hanno tanti giovani
alle prese con lo sport e soprattutto con la scuola. Non mollare i libri,
per avere anche un movimento ciclistico più colto e consapevole. E’
un dovere verso le famiglie far vivere una parentesi sportiva ai giovani,
che potrà proseguire fino alla massima categoria soltanto se pilotata
da una reale convinzione e dalla tutela della propria integrità. Un
principio da conservare ben saldo nel futuro, in quel percorso verso
il centenario della Pratese che in pratica inizia con il nuovo anno
“.

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