Pedala in sicurezza con il Giglio D’Oro

admin 18 Dicembre 2012 Commenti disabilitati su Pedala in sicurezza con il Giglio D’Oro
Pedala in sicurezza con il Giglio D’Oro

TRE TEAM SUL CIRCUITO DEI MONDIALI A FIRENZE

FIRENZE – Un’anteprima vera e propria dei campioni di oggi e di ieri che mercoledì prossimo pedaleranno sulle strade del circuito iridato di Firenze e della Granfondo Giglio D’Oro-Alfredo Martini 2013.

Una pedalata per provare l’anello iridato, promossa dall’Asd Giglio D’Oro di Saverio Carmagnini e da Ciclismo Sicuro.it con Marco Cavorso che si batte incessantemente per la sicurezza nel ciclismo in ricordo di suo figlio Tommaso.

In pratica si tratta di ritrovarsi di buon mattino tutti quanti per trasferirsi al Piazzale Michelangelo da dove alle 10,30 ci sarà la partenza del gruppo con alcuni ex campioni come Maurizio Fondriest, i professionisti del Team Astana, Tiralongo, Guardini, Guarnieri, Aru, Ponzi, Gasparotto, Benfatto con i loro Ds Strangely e Zanini, i meccanici Borselli e Tosello, il Team Doctor Pallini. Per il Team Nippo accompagnati dai due direttori sportivi Tonti e Fabbri ci saranno Baliani e Campagnaro, per la BMC Daniel Oss e forse anche Alessandro Ballan, quindi la Nazionale professionisti della Slovenia e la squadra juniores dell’Aquila Ganzaroli di Ponte a Ema. Il gruppo raggiungerà Viale Paoli per immettersi sul circuito iridato raggiungendo Fiesole, quindi Pian del Mugnone e la micidiale salita di via Salviati per tornare verso Piazza della Libertà. Uscito dal circuito iridato il gruppo raggiungerà attraverso Sesto, Pontenuovo di Calenzano per il passaggio da Carmagnini del ‘500 quindi la salita delle Croci, La Cavallina e tornare nuovamente a Pontenuovo di Calenzano. Qui il pranzo e quindi una conferenza stampa presso l’Hotel Meridiana Country con inizio alle ore 15,30, nel corso della quale saranno presentate e illustrate tutte le iniziative in programma per il 2013, dai convegni alle manifestazioni (ci sarà anche il campionato italiano giornalisti) e che fanno capo all’Asd Giglio D’Oro.

ANTONIO MANNORI 

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