Alfredo Martini ed il Giglio d’Oro

admin 29 Maggio 2006 0

Un premio che nasce pedalando non può che avere lunga vita! Così è per la riconoscenza che ogni anno a fine della stagione agonistica,

è dovuta a quel campione che risulta primo nella classifica delle migliori corse di tutto il mondo. Due inseparabili amici, Saverio e Vasco, percorrevano affiancati e senza troppo affannarsi, le collinose strade del Mugello; la conversazione tendeva a mettere in luce, quanlo era successo lungo la stagione appena conclusasi con il Giro di Lombardia. I due amici dall’alto del loro altruismo, avrebbero premiato un po tutti coloro che si erano sfidati durante tutto l’anno con l’agonismo che distingue l’atleta. Poi uno di loro disse: e se noi organizzassimo un premio da consegnare al migliore della stagione? Così nacque l’idea condivisa dal nostro grande campione Gastone Nencini. I tre grandi amici, si ritrovarono al ristorante "Carmagnini del ‘500" e li decisero le modalitŕ del "PREMIO" che sarebbe stato chiamato il "GIGLIO D’ORO". L’idea ebbe il sostegno del Gruppo Toscano Giornalisti Sportivi con Franco Calamai in testa. In seguito, si aggiunsero al Comitato Organizzatore, anche Valdemaro Bartolozzi ed il sottoscritto. Il premio partì con la simpatia dei corridori e quella del grande pubblico. Così siamo giunti al 32° Giglio D’Oro, con la consapevolezza che questo è stato assegnato di anno in anno, a campioni che hanno onorato il ciclismo nel mondo. È un avvenimento che non ha eguali e che fa promozione al ciclismo tutto. Il Patron del premio, Saverio Carmagnini, ne è felice, e lo è anche perchè il Comitato promotore si è rafforzato tecnicamente con il bravo C.T. Franco Ballerini, Fabrizio Fabbri, ed il giornalista telecronista Antonio Mannori.

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