Mondiali in Toscana – il percorso

CICLISMO: UN PERCORSO SUGGESTIVO E IMPEGNATIVO

LA nuova caratteristica per un campionato del mondo, ovvero una prima parte in linea seguita da un circuito finale da ripetere varie volte, sarà  domenica in Australia. Anche in Toscana fra tre anni sarà così, permettendo nella sua prima parte di abbracciare città diverse della Regione, zone ricche di appassionati di ciclismo, e rendere omaggio a Franco Ballerini transitando da Casalguidi la località pistoiese ai piedi del Montalbano dove abitava il “cittì” azzurro e dove ora riposa per sempre. La partenza da Porta Elisa a Lucca e dalle celebri ed antiche mura della città con il primo omaggio al passaggio da Collodi il paese di Pinocchio, in quanto il celebre burattino è la mascotte scelta per i campionati del mondo. Si arriverà a Montecatini dopo 25 Km e ci sarà la salita di Vico quindi le strade della Valdinievole fino a Lamporecchio, zona del campione italiano Giovanni Visconti e del vincitore della Vuelta, Vincenzo Nibali. I quattro chilometri del San Baronto quindi la discesa verso Casalguidi, per l’omaggio al “Ballero”. Da qui tutta pianura fino allo stadio Artemio Franchi di Firenze dove nel Viale Paoli dopo aver compiuto 90 Km inizierà il circuito di Km 16,100 da ripetere undici volte per un totale di 177 chilometri, che sommati a quelli percorsi nel tratto in linea, porteranno il conto totale del mondiale a 267 Km. Il circuito fiorentino che si snoda fino a Fiesole, discesa su Pian del Mugnone, Ponte Badia, il “muro” di via Salviati, via Bolognese, Ponte Rosso, Piazza della Libertà, viale Don Minzoni, Cavalcavia delle Cure e viale dei Mille fino al traguardo di Viale Paoli, è più difficile di quello che può sembrare. E’ il pensiero di David Cassani maestro nel testare i percorsi (vedi Giro d’Italia) e di Alfredo Martini, che lo ha disegnato con un altro ex campione, Andrea Tafi. La salita verso Fiesole servirà a fare selezione, quel tratto di via Salviati che tocca il 19 per cento per circa 200 metri potrà essere invece il trampolino di lancio per gli ultimi attacchi. La previsione è che non ci sarà un arrivo di gruppo ed anche gli ispettori dell’UCI che vennero a visionarlo, non mancarono di esprimere la loro soddisfazione per il tracciato scelto. Bello, spettacolare, suggestivo, con un panorama mozzafiato verso la città, ma sicuramente anche impegnativo e difficile.

Antonio Mannori

Mondiali in Toscana per Franco Ballerini

VINTA e nettamente la prima volata di un ambitissimo traguardo (così  ha deciso il congresso dell’Unione Ciclistica Internazionale riunito a Melbourne in Australia) iniziano ora tre anni di duro e impegnativo lavoro, quello per preparare la rassegna iridata del 2013 in Toscana, a Firenze come a Lucca, Pistoia e Montecatini. Un anno e mezzo di lavoro iniziato quando c’era ancora in vita Franco Ballerini, e molti non lo dobbiamo dimenticare, erano scettici a quell’idea del sindaco di Montecatini Terme Giuseppe Bellandi e del presidente del Comitato Regionale Toscano, Riccardo Nencini, che diede subito l’imput per avviare il progetto poi sempre sostenuto con forza dal Comitato stesso. Quei mondiali per la prima volta in Toscana saranno dedicati al “Ballero”, al quale è andato il pensiero di tutti, dirigenti, istituzioni, sportivi nel momento in cui a metà mattinata è arrivata l’attesa notizia. Avere assemblato la memoria del “Ballero” alla candidatura della Toscana era inevitabile e da qui al 2013 ed anche dopo il suo ricordo accompagnerà il lavoro di tanti addetti. E’ una vittoria di tante persone, è una vittoria di tutto il ciclismo italiano e di quello toscano in particolare, della profonda tradizione ciclistica di questa terra che ha dato i natali a tanti campioni. Accanto al ciclismo è il successo anche della cultura, delle bellezze artistiche di Firenze e di questa Regione, ed arriva nell’anno in cui sono trascorsi già 10 anni dalla scomparsa di Gino Bartali, il più grande campione di questa terra, ed a 50 anni dall’impresa di Gastone Nencini, tenace ed ammirevole campione del Mugello, vincitore del Tour de France 1960, Figure uniche, di indiscusso spessore e qui ricordiamo anche Fiorenzo Magni nativo della Val di Bisenzio e prossimo tra poco più di due mesi a festeggiare i 90 anni, come farà nel febbraio del 2011 un’altra grande figura del nostro ciclismo, Alfredo Martini. Abbiamo detto che l’assegnazione alla Toscana della rassegna iridata è la vittoria di numerose persone e tra queste sicuramente anche Alfredo Martini.

ANTONIO MANNORI