Il malore durante il G.P. Città di Vinci

SGOMENTO E DOLORE PER LA MORTE DI FABIO FAZIO

EMPOLI – Hanno fatto di tutto i medici per far tornare a battere il cuore di Fabio Fazio. Una disperata corsa contro il tempo dopo il malore improvviso e fulmineo, ma alla fine si sono dovuti arrendere mentre vicino a lui c’erano il suo direttore sportivo Luca Amoriello, ma anche il team manager della squadra Angelo Citracca ed il direttore tecnico Luca Scinto, entrambi liberi da impegni con il gruppo professionisti e che avevano deciso di seguire la squadra in questo Gran premio Città di Vinci. Momenti terribili, minuti lunghissimi che in tanti non dimenticheranno presto. Come non sarà facile dimenticare le scene strazianti all’ospedale di Empoli quando sono arrivati i genitori di Fabio. I suoi dirigenti non lo avevano iscritto come titolare alla gara di Vinci, era tra le riserve e solo il giorno prima i dirigenti hanno deciso per farlo gareggiare in sostituzione dell’assente Federico Borella. Sulla sua maglia della Neri Sottoli Nuova Comauto Promociclo si era attaccato il numero 20. Scherzando in qualche occasione precedente Fabio ci aveva detto: “ prima o poi spero di farti scrivere qualcosa anche su di me “ L’ultimo saluto qualche attimo prima del via nel centro di Vinci, sotto il sole implacabile e la temperatura che toccava 32 gradi. Si è sentito male ed è caduto a terra quando aveva già deciso di fermarsi, era solo questione di pedalare in tranquillità per altri sei e sette chilometri per arrivare a Vinci. La gara è stata giustamente sospesa ed il gruppo a passo d’uomo è giunto a Vinci, senza raggiungere la zona del traguardo, una mèta che non aveva più nessun valore di fronte a quella vita spezzata. Fazio era nato a Barcellona Pozzo di Gotto nell’agosto di 23 anni fa, ma aveva scelto la provincia di Modena e la zona di Vignola per il suo domicilio. Era la sua prima stagione in questo grande team tosco-ligure. Era orgoglioso di farne parte ed anche se per lui non c’erano stati risultati da ricordare almeno a livello dilettanti, aveva cercato sempre di onorare la propria passione per la bici stringendo i denti nei momenti difficili, onorando sempre con impegno questa sua passione. Negli under 23 aveva iniziato con la Neri Lucchini Finauto, poi aveva proseguito nel 2008 con la Sammarinese Gruppo Lupi, un team di matrice toscana ma affiliato nella Repubblica di San Marino ma già nel corso di quella stagione aveva deciso di tornare nella Neri, in attesa di trovare un lavoro. Il gruppo perde uno dei suoi componenti, il magistrato di turno ha detto che non c’era bisogno dell’autopsia, ma solo un riscontro diagnostico in base ai problemi cardiaci che Fabio aveva accusato qualche anno fa. Un altro giorno triste per il ciclismo.

ANTONIO MANNORI

GRAN PREMIO CITTA’ DI EMPOLI 2009

La zampata a due Km e mezzo dalla fine

ALLUNGO IRRESISTIBILE DI PARRINELLO NEL GRAN PREMIO CITTA’ DI EMPOLI

EMPOLI (FI).- Irresistibile progressione di Antonino Parrinello che grazie a questo allungo a poco più di due chilometri dal traguardo quando si trovavano al comando nove corridori (il gruppo inseguitore incalzava a una dozzina di secondi) si è aggiudicato il 31° Gran Premio Città di Empoli davanti a Frusto, l’unico lanciatosi alla caccia dello scatenato fuggitivo, mentre Randazzo vinceva lo sprint per il terzo posto. Questa la fotografia del finale che ha deciso la corsa empolese organizzata dalla Maltinti Lampadari Solgomma Banca Credito Cambiano e che presentava tre novità. La partenza dal Centro Coop, luogo insolito ed affollato, la salita di S.Donato a Livizzano, bella, abbastanza impegnativa ma che non ha provocato grande selezione, ed infine l’arrivo posto di fronte alla Sammontana, sigla prestigiosa per tanti anni nel ciclismo professionisti. Tre novità con ottimi risultati, mentre in gara si sono avuti 146 partenti di 21 società. Per tre quarti i protagonisti sono stati Barsottini sulla salita di Castelnuovo Elsa, Centra su quella di S.Donato a Livizzano assieme a un gruppo di dodici attaccanti in fuga per alcune decine di chilometri. Tanti anche i ritiri e gruppo di 58 unità compatto proprio all’inizio della salita di Castra a 32 Km dalla conclusione. Lungo l’asperità verso il Montalbano grande numero di Serafino e Di Carlo che davano vita a una fuga che veniva annullata da sette inseguitori (i primi a farlo sono stati Pecoraro e Volik vincitore della corsa nel 2007) a cinque chilometri dal traguardo. Da qui in poi una serie di allunghi fino a quello micidiale operato da Parrinello, al secondo successo stagionale dopo quello di Montanino. Un atleta brillante, forte, determinato e lucido nel momento dell’attacco grazie a una condizione atletica eccellente. Un successo, nono stagionale, che conferma la Bedogni Grassi Natalini squadra dal collettivo esemplare e forte, mentre Frusto è stato generoso e bravo fino alla fine. Tra i migliori in assoluto anche Randazzo; buone le prove di Majka, Durante e Pecoraro, mentre di Serafino e Di Carlo abbiamo raccontato il loro splendido attacco esauritosi nel finale.

ORDINE DI ARRIVO:

1)Antonino Parrinello (Bedogni Grassi Natalini) Km 143, in 3h27’30”, media Km 41,636; 2)Henry Frusto (Scap Foresi Prefabbricati) a 10”; 3)Gianluca Randazzo (Seano Hopplà Bellissima) a 15”; 4)Rafal Majka (Petroli Firenze Caselli); 5)Kostantin Volik (Made Tamburini Grafiche); 6)Serafino; 7)Durante; 8)Pecoraro; 9)Lucciola; 10)Di Carlo.

ANTONIO MANNORI