“ Pechino e Varese, due traguardi stimolanti. Gli prepareremo al meglio “
ANTONIO MANNORI
CANTAGRILLO (PT).- Un commissario tecnico tranquillo, e come potrebbe essere altrimenti con quel bilancio straordinario raggiunto da quel 27 luglio 2001 quando l’allora presidente della Federciclismo
Giancarlo Ceruti, decise assieme al Consiglio Federale di nominarlo c.t. della nazionale azzurra professionisti. Oggi Franco Ballerini è salito ancora di grado ed oltre ad essere il responsabile della nazionale “pro” è anche il Direttore Tecnico Generale di tutte le squadre azzurre, ruolo già ricoperto fino a qualche settimana fa da Silvio Martinello. Il “Ballero” in questo periodo, tra una festa e l’altra, segue da vicino con la moglie Sabrina, anche il figlio Gianmarco, 14 anni, che gioca al calcio (l’altro è Matteo che ha 7 anni in meno), oltre a riposarsi nella sua bella casa sulla collina poco sopra Cantagrillo in provincia di Pistoia, tra il verde e gli ulivi. Qualche chilometro più su, verso il cuore del Montalbano, c’è San Baronto con il suo cippo a ricordare il Patrono dei ciclisti toscani e come questa località sia vicina al ciclismo. E’ stato appena festeggiato con l’azzurro under 23 Ginanni, dai suoi sportivi di Casalguidi, ha ricevuto l’ennesimo premio tra scroscianti applausi.
“ Ma si, fa sempre piacere ricevere un attestato di stima. Segno che sei vicino alla gente, anzi che questa ti sente accanto “
Già in fatto di premi quale è stato il primo?
“ Non me lo ricordo, anche perché ho iniziato a correre che avevo 8 anni, ho smesso a 38 e poi il nuovo incarico “.
Restiamo ancora un attimo al passato, ed ai ricordi come atleta.
“ Sono state diverse le esperienze. La Mapei mi permise successi importanti, ma come non ricordare con nostalgia e simpatia la Magniflex e la Del Tongo “.
Cambiamo tutto, com’è Ballerini?
“ Sensibile e deciso, difficilmente ho rimorso delle decisioni prese “.
Difficile accontentare tutti nel ruolo che ricopre, apprezzamenti ma anche critiche.
“ E’ normale quando uno ricopre questo ruolo. Personalmente ascolto tutti, valuto e poi decido. La critica? Se è vera serve a migliorare, quanto agli apprezzamenti è innegabile che mi fanno piacere, ma devo essere sincero non mi esaltano “.
Ma se Ballerini non fosse salito in bici cosa avrebbe fatto nella vita?
“ Iniziando da giovanissimo ad andare in bicicletta non ho avuto il tempo per pensare ad…… altro. Beh, forse avrei aiutato mio padre nella sua attività di venditore di barche. Penso che mi avrebbe dato soddisfazioni, ed anche in quel caso avrei avuto molti contatti con la gente “.
Una sua grande passione è la moto. A Prato nel Gran Premio Industria e Commercio, era al seguito con la Harley Davidson modello Road King.
“ Diciamo che mi piace muovermi con la moto anche per questioni di traffico. E’ una passione che sfrutto abbastanza appena posso e quando il tempo è buono “.
Alfredo Martini, grande saggio del nostro ciclismo, elogia sempre la sua bravura.
“ Quello con Alfredo, è un rapporto bello, intenso, vero, cordiale. Sa un oceano di cose e te le spiega. E’ come avere un padre, mi consiglio. E’ insostituibile “.
Sul mondiale di Stoccarda, ennesima grande prova di tutta la squadra azzurra da lei diretta, si è scritto tutto. Ma chi è Bettini?
“ Un atleta geniale, fantasioso, in grado di capire la corsa e come andrà a finire dopo pochi chilometri. Nel 2006 a Salisburgo si inventò letteralmente la volata, in Germania il suo capolavoro è iniziato qualche chilometro prima, diciamo a cinque o sei chilometri dall’arrivo. Il risultato alla fine è stato lo stesso, perché Paolo sa gestire in maniera straordinaria quelle situazioni, ed ancora una volta credo siano stati in tanti a piangere davanti alla tv per quel finale e quel numero “.
A proposito di sportivi, dirigenti, quanti sono stati i messaggi ricevuti da quel 30 settembre.
“ Non gli ho francamente contati ma sono stati centinaia e centinaia, sono contento è ovvio, ma voglio aggiungere che non penso mai a me stesso, è l’Italia che vince, è la Nazionale che sfrutta al meglio e prima degli altri l’attimo buono. Per questo dico ancora una volta grazie ai ragazzi per quello che fanno, per sapere in maniera magistrale trasformare in vittorie i pensieri del loro commissario tecnico. E’ la realizzazione di un progetto organizzato per la soddisfazione di tutti “.
A Casalguidi in occasione della festa per lei e Ginanni, una scritta ricordava i prossimi impegni, Olimpiade in Cina e Mondiale in Italia.
“ Due grandissimi traguardi per i quali il nostro compito sarà quello di preparargli a puntino. Certo mantenere l’oro olimpico di Atene anche a Pechino sarebbe grandioso. Che dire poi di un tris iridato consecutivo, la maglia Bettini se la giocherà in Italia, sul circuito di Varese. Sarà un 2008 affascinante e stimolante “.
Franco Ballerini, 43 anni il prossimo undici dicembre, sedici vittorie in carriera con due Parigi-Roubaix, ha ormai dimostrato di conoscere la ricetta per vincere, sfruttando il talento di tutti e puntando sul dialogo. Se lo sport, si dice, è il condensato della vita (per correttezza, difficoltà, risultati, obbiettivi, ecc.) allora Franco Ballerini è la sintesi dello sport.