Il Giglio d’Oro 2022, premio prestigioso per il miglior professionista italiano dell’annata in base ai risultati conseguiti e giunto alla quarantanovesima edizione ha un nuovo leader. Si tratta del 23enne vicentino di Thiene Filippo Zana, neo campione italiano assoluto della prova in linea svoltasi domenica in Puglia. Con il successo colto in volata su Rota e Battistella, Zana ha guadagnato 175 punti che sommati ai 100 che aveva ottenuto vincendo l’Adriatica Ionica Race, lo portano in testa in maniera netta a quota 275 punti. Dopo il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, l’australiano Jai Hindley, il Giglio d’Oro ha dunque un altro campione da premiare in autunno quando nel mese di novembre presso il ristorante Carmagnini del ‘500 a Pontenuovo di Calenzano, Lorenzo Carmagnini presidente della società Giglio D’Oro ed il babbo Saverio organizzeranno il grande “Galà” di questo ambito premio patrocinato dalla Regione Toscana, dal Gruppo Toscano Giornalisti Sportivi dell’USSI, dalla Città Metropolitana di Firenze, dal comune di Calenzano. In merito al nuovo leader Filippo Zana, ricordiamo una curiosità; il veneto fu ospite allora giovanissimo in occasione di una cerimonia del premio, come dire che conosce la Challenge per la quale al momento sta lottando per la vittoria finale.
La fiorentina Francesca Mannori,al Tour de France da numero uno! Sarà infatti la Presidente del Collegio di Giuria alla prossima edizione 2022.I complimenti più sinceri per questo importante ruolo.Congratulazioni!
“Vorrei tornare anche al Giro”– Premiati anche Saronni, Colnago, il c.t. Villa, Neri, Crescioli e Migheli COLBRELLI AL GIGLIO D’ORO: “PRIMO OBBIETTIVO LA SANREMO”
Il numero uno della stagione ciclistica 2021, il trentunenne bresciano Sonny Colbrelli, un grande campione del passato Giuseppe Saronni, un artista e maestro delle bici come Ernesto Colnago, Marco Villa commissario tecnico della pista plurimedagliato, due giovani speranze del ciclismo toscano Ludovico Crescioli e Gerolamo Manuele Migheli, il collega Sergio Neri. Eccoli i premiati del 48° Giglio D’Oro la cui cerimonia si è tenuta da Carmagnini del ‘500 a Pontenuovo di Calenzano. Tra i presenti anche il neo c.t. della Nazionale azzurra Daniele Bennati, il presidente regionale del Coni Simone Cardullo, quello del ciclismo Saverio Metti, l’assessora allo sport del Comune di Calenzano Laura Maggi, Marina Romoli, le figlie di Alfredo Martini Silvia e Milvia, quella di Gastone Nencini, Elisabetta.
E’ stata un’annata da favola – dice Colbrelli – ma ora pensiamo al futuro. Non ho ancora definito il programma 2022, primo obbiettivo la Milano-Sanremo, poi mi piacerebbe tornare al Giro d’Italia, anche se tutti lo hanno definito duro e difficile. Studierò bene le tappe che mi si addicono. Quanto al mondiale in Australia pare che non sia facile, ne parleremo al momento opportuno con il c.t. Bennati e poi c’è da difendere la maglia tricolore (per questa ha ricevuto un premio particolare ndr) e quella di Campione Europeo”. Per Giuseppe Saronni (Premio Internazionale Glorie del Ciclismo nel ricordo di Franco Ballerini) preoccupa il vivaio giovanile italiano “speriamo in qualche atleta”, per il c.t. azzurro Marco Villa (Premio Gino Bartali) che avrà da guidare oltre agli uomini anche le donne, il compito non lo spaventa “abbiamo un bel gruppo in grado di continuare ad offrire soddisfazioni, chi mi ha preceduto alle donne Dino Salvoldi ha effettuato un eccellente lavoro e quindi sono tranquillo e fiducioso” mentre Ernesto Colnago, 89 primavere portate splendidamente (Premio Alfredo Martini Maestri dello Sport) ha ricordato quando realizzò nel 1957 la sua prima bici, con la quale Gastone Nencini vinse il Giro d’Italia. Il collega Sergio Neri (Premio Cultura dello Sport Franco Calamai) ha ricordato un episodio del quale fu protagonista con Calamai durante un Giro d’Italia, quindi un commosso ricordo di Alfredo Martini e come lo sport sia cultura. Per i giovani Crescioli e Migheli i premi speciali “Giglio D’oro 2” e Tommaso Cavorso a ricordare l’impegno del premio Giglio D’oro verso i temi della sicurezza stradale, mentre erano assenti il tricolore crono Matteo Sobrero (Premio Gastone Nencini) in quanto in partenza per l’estero con la squadra per un collegiale, e Martina Fidanza, la campionessa del mondo su pista per motivi familiari. Una splendida cerimonia tra racconti, storie, premiazioni e applausi per un premio prestigioso che vola verso i 50 anni, grazie a Lorenzo Carmagnini presidente della ssdrl Giglio D’Oro ed a suo padre Saverio.
“Penso alle classiche per le gare a tappe ho tempo”
Viaggio in Toscana per Andrea Bagioli ventiduenne promessa del ciclismo nazionale. L’atleta lombardo della Deceuninck Quick Step accompagnato dalla sua ragazza Letizia, ha ritirato da Carmagnini del ‘500 a Pontenuovo di Calenzano, il premio Gastone Nencini nell’ambito del 47° Giglio D’Oro quale rivelazione del 2020. Una cerimonia semplice e familiare avvenuta con un anno di ritardo a seguito della pandemia. Bagioli arriva da una stagione dove ha gareggiato solo nella seconda parte.
“Avevo iniziato bene il 2021 vincendo in Francia al Drone Classic ma due giorni dopo arrivò l’infortunio al ginocchio nel Trofeo di Laigueglia che mi ha costretto a restare fermo fino a luglio. Al Giro di Spagna non sono andato male sfiorando il successo in un tappa”.
– Bagioli, pensi più alle gare a tappe o alle corse di un giorno?
“Per il momento alle classiche per le gare a tappe c’è tempo per pensarci. Mi piacerebbe non lo nascondo vincere una gara World Tour, oppure una gara monumento. Le classiche delle Ardenne mi piacciono particolarmente”.
– In squadra hai accanto il campione del mondo Alaphlippe.
“Julian è un grande personaggio e conta tantissimo avere in squadra un atleta di grande classe, talento ed esperienza come lui”.
– Quali i programmi per il 2022?
“Non sono stati ancora fatti da parte del sodalizio con il quale corro, spero di partire subito abbastanza in condizione per farmi trovare pronto alle classiche di primavera”.
Il premio consegnato a Bagioli da Saverio Carmagnini e da Elisabetta Nencini, la figlia del grande campione, presenti il presidente del Comitato Regionale Toscana di ciclismo Saverio Metti e l’assessora allo sport del comune di Calenzano Laura Maggi. Infine confermata la cerimonia di consegna dei premi del 48° Giglio d’Oro vinta da Sonny Colbrelli, per la tarda mattinata di lunedì 15 novembre.
Con la vittoria di tappa ottenuta al Giro d’Italia, oltre a un terzo posto e soprattutto in virtù del secondo posto nella classifica generale, Damiano Caruso totalizzando 250 punti è balzato in testa alla classifica del 48° Giglio D’Oro, premio nazionale per il miglior professionista italiano della stagione in virtù dei risultati ottenuti. Una challenge organizzata dalla Asd Giglio D’Oro presieduta da Lorenzo Carmagnini del ristorante “Carmagnini del 500” di Pontenuovo dik Calenzano, e figlio di Saverio, storico promotore del premio la cui prima edizione risale al 1974. Caruso al Giro è stato magnifico. Il siciliano di Punta Secca, 34 anni nel prossimo ha compiuto un capolavoro. Amato da tutti per lealtà e onestà, abituato sempre a tenere i piedi per terra e che farà parte della spedizione italiana alle Olimpiadi di Tokyo, era partito al Giro come spalla di Landa ma il forzato addio di quest’ultimo gli hanno permesso di recitare un ruolo nuovo dopo 13 stagioni nei professionisti. Umiltà e regolarità per un secondo posto alla corsa rosa ed il primo nella classifica a fine maggio del Giglio D’Oro.
Il premio assegna altri importanti riconoscimenti, ed il primo sarà proprio per il vincitore del Giro Egan Bernal, poi ci sarà quello per il Campione Italiano assoluto, il “Gastone Nencini” per la rivelazione dell’annata, il premio Gino Bartali e quelli nel ricordo di Alfredo Martini e Franco Ballerini, quello per il miglior juniores ed anche un premio per chi ha scritto libri sul ciclismo. Damiano Caruso al primo posto con 250 punti è seguito da Nizzolo (180), Ganna (160), Ballerini (120), Colbrelli (90), Viviani, Moschetti, Cimolai con 70.
La classifica a fine marzo – Dietro Nizzolo e Moschetti
CALENZANO – E’ Davide Ballerini il ventisettenne campione della Deceuninck Quick Step il primo leader del Giglio D’Oro edizione 2021, il premio nato nel 1974 e destinato al miglior professionista italiano della stagione organizzato dalla società sportiva Giglio D’Oro presieduta da Lorenzo Carmagnini, con il patrocinio del Gruppo Toscano Giornalisti Sportivi dell’USSI, della Regione Toscana, Città Metropolitana e Comune di Calenzano. Un primo posto per Ballerini grazie alle tre vittorie conseguite, quella nella classica Omloop Het Nieuwsblad e nelle due tappe del Tour de la Provence. Dietro il corridore lombardo a fine marzo figurano Giacomo Nizzolo, Campione Europeo e Italiano in carica, protagonista domenica nella Gand-Wevelgem dove è giunto secondo dietro a Van Aert e Matteo Moschetti vincitore l’altra domenica a Sesto Fiorentino della gara “Per Sempre Alfredo” dedicata al grande Alfredo Martini.
In quarta posizione invece Filippo Ganna, vincitore del Giglio D’Oro dello scorso anno. La classifica del premio unico del genere in Italia, viene determinata dai piazzamenti che ogni atleta ottiene nel corso della stagione, con un punteggio che varia a seconda dell’importanza della gara. Sono previsti inoltre premi speciali e particolari per ricordare grandi campioni e personaggi come Gino Bartali, Alfredo Martini, Gastone Nencini, Franco Ballerini, mentre verrà istituito anche un premio letterario per ricordare il carissimo collega, Franco Calamai, tra i fondatori del Giglio D’Oro, che ci ha lasciato lo scorso 2 febbraio.
CLASSIFICA 48° GIGLIO D’ORO: 1)Davide Ballerini (Deceuninck Quick Step) punti 120; 2)Nizzolo e Moschetti 70; 3)Ganna 60; 4) Trentin e Fiorelli 40; 5)Mareczko 35; 6)Viviani, Colbrelli e Zambelli 30.