L’ENTUSIASMO DI ULISSI E QUELLO DI TECNICI, DIRIGENTI E SPONSOR
UN POMERIGGIO messicano di inebriante felicità per il ciclismo juniores e per tanti suoi addetti. Il clan della nazionale azzurra con i tecnici Callari e De Candido, i compagni di squadra di Diego Ulissi riconfermatosi campione del mondo con una prestazione magnifica, assieme a Ratto, al toscano Favilli, allo slovacco Sagan. L’incontenibile gioia del poker che era volata in Messico per seguire la prova iridata convinto che sarebbe stata un’altra giornata memorabile, e chi invece ha seguito da casa la competizione via internet o collegato con il cellulare con chi era sul posto. I primi messaggi, i primi flash, poco dopo la mezzanotte, quello di Fabrizio Vangi il presidente della squadra.
"Abbiamo rivinto il mondo, grande tutta la squadra azzurra ed un Ulissi gigantesco, determinato che temeva lo sprint dove invece ha fatto valere la sua forza e la sua freschezza contro avversari più forti di lui in volata".
Il vice presidente Cristiano Viciani, il team manager Mirko Ragoni, il direttore sportivo Riccardo Forconi.
"Quando Ulissi è in condizione così, determinato e lucido, cattivo nella sua espressione tecnica, è davvero imbattibile, non abbiamo ricordi di altri corridori così dotati, completi, forti, che non si spaventano nei confronti più importanti contro qualsiasi avversario, mantenendo freddezza e grande sicurezza. Ulissi – conclude Forconi – ha davanti a se una carriera importante. Sono tranquillo perchè Diego è un ragazzo intelligente, sa come comportarsi, non si monta la testa. Facciamolo crescere ancora almeno per un paio di stagioni come under 23, poi sarà tra i professionisti. Intanto comunque teniamocelo stretto noi della Vangi Ambra Cavallini Caparol".
Da casa l’entusiasmo straripante dei fratelli Renato e Franco Cavallini e del loro appassionato papà Giuliano ha sicuramente raggiunto il Messico.
"Siamo un grande team e Ulissi è stato ancora una volta immenso, ancora la maglia iridata fino a ottobre, ma l’anno prossimo, essendo forti faremo la caccia a quella degli under 23 ".
Infine una battuta da Diego Ulissi prima della baldoria e della grande serata messicana mentre in Italia era piena notte.
"Abbiamo avuto l’ordine di scatenare l’offensiva partendo da lontano. Debbo ringraziare tutti i compagni di squadra. Abbiamo fatto un bel numero quanto a questa maglia vi ero troppo affezionato, meglio tenerla per qualche mese ancora….".
ANTONIO MANNORI