Primo anno del premio Giglio d’Oro consegnato a Moser. E’ stato un anno memorabile, l’inizio di un percorso che ha portato a premiare i migliori della stagione agonistica del mondo del ciclismo. AI di là della presenza del sottoscritto e di Vasco Baroni, fino dall’inizio è stato fondamentale l’apporto dato dal grande Gastone Nencini .
Con il suo intervento è stata istituita una commissione che facesse da garante a tutte le procedure tecniche che il premio aveva bisogno. Della commissione ha fatto parte dall’inizio Alfredo Martini, Valdemaro Bartolozzi, in seguito Ademaro Taddei, Fabrizio Fabbri e il C.T. Franco Ballerini. La Stampa Sportiva Toscana con il suo presidente di allora ed il giornalista Franco Calamai, insieme agli altri colleghi, approvarono da subito di dare il patrocinio al Giglio d’Oro. Un connubio davvero importante che ha dato risultati che la storia puň testimoniare. Con questa premiazione ogni anno trascorso si è potuto scrivere una pagina di giornale da riportare nella storia del ciclismo. Il Giglio d’Oro è stato vinto da Moser, Saronni, Argentin, Bontempi, Fondriest, Bugno, Chiappucci, Guidi, Casagrande, Bartoli, Rebellin, Cipollini, Bettini. Questi sono i vincitori della classifica. A questi si devono aggiungere i premi dati per la vittoria al giro d’Italia, al campionato italiano su strada, alla rivelazione tra i neo professionisti ed a quanti si sono distinti nella stagione con risultati di grande rilievo. Formula tecnica gradita dai protagonisti, che con la loro presenza testimoniano il gradimento di quanto a loro assegnato. Sottolineo ancora una volta il lavoro della commissione tecnica, la Stampa sportiva Toscana e di tutte le persone che collaborano a questo rituale, annuale progetto. A tutti, un grazie di cuore.
Saverio Carmagnini