Ci sono gare ciclistiche che sono lo specchio di un paese e dei suoi abitanti: belle, genuine e popolari. Così è il Gran Premio La Torre, il circuito per Dilettanti diventato ormai una “classica” di inizio stagione del calendario toscano.
Quest’anno la manifestazione, in programma domenica 26 febbraio, taglia il traguardo delle sue cinquanta edizioni. Un’occasione che gli “illuminati” organizzatori dell’Unione Ciclistica La Torre 1949 hanno voluto celebrare facendosi, e facendo a tutti gli appassionati di ciclismo, un bel regalo: “50 volte in bici sotto La Torre”, un volume di 112 pagine (15 euro) che ripercorre tutta la storia della gara dalle origini fino ai giorni nostri, curato dai giornalisti Carlo Fontanelli e Irene Puccioni e dato alle stampe dalla Geo Edizioni di Empoli. Un’opera completa di tutti gli ordini di arrivo con le relative cronache, arricchito da tante foto e da un inedito inserto con le schede dei ciclisti professionisti fucecchiesi di tutti i tempi. Non mancano poi simpatici aneddoti, come il blitz notturno del 1971 nella sede del GS Bottegone ad opera dei dirigenti del comitato organizzatore per portare ai nastri di partenza Francesco Moser, l’allora dilettante più forte d’Italia. Tante sono anche le curiosità, dalla famosa ‘stanza dei premi’ all’allestimento casereccio della logistica. Insomma, un libro di ricordi e nostalgiche memorie per i meno giovani e uno stimolo per le nuove generazioni affinché alla Torre le ruote continuino a girare per almeno altri cinquanta anni.
La presentazione del “50° Gp La Torre – 28° Memorial Simonetto Campigli” e del libro celebrativo si svolgerà sabato 11 febbraio, alle 17, presso la sala consiliare del Comune di Fucecchio.
Antonio Mannori
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